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"Quando eravamo a scuola" è il racconto autobiografico di un percorso di vita, un diario, appunto, che in un susseguirsi di fatti e di emozioni, non strettamente cronologico ma emotivo, accompagna il lettore dagli eventi che seguirono all'ultimo dopoguerra fino alle soglie degli anni '50. Se nella prima parte prende rapidamente forma lo scenario di una città, Padova, che sta riprendendo coscienza di sé, con i cittadini più in vista, i nuovi agglomerati sociali e le istituzioni, soprattutto del mondo della scuola, ben presto l'autore assume il ruolo di protagonista e le vicende che si alternano nella narrazione sono vissute in prima persona in un percorso tutto interiore segnato dal conflitto tra le aspirazioni di un adolescente e l'incomprensione di chi ne condiziona le sorti. Il tempo di allora sono gli anni del liceo, nel corso dei quali l'autore affronta i rapporti con gli amici, i professori, i compagni e le compagne di scuola; rapporti difficili e controversi, in cui le delusioni si accompagnano ai momenti di gioia, con l'amara constatazione dell'inevitabile trascorrere del tempo e la fragilità dei nostri sentimenti.